7 marzo 2022
Dopo la delusione nel derby con il Verona dello scorso fine settimana, e con sole 12 partite rimaste da giocarsi in quella che è la lotta per la permanenza in Serie A, il Venezia era alla ricerca di un risultato positivo contro il Sassuolo, questo in un match casalingo che sarebbe andato in scena in uno Stadio Pier Luigi Penzo sferzato da un gelido vento orientale.
Gli ospiti hanno da subito rappresentato una grossa sfida per i lagunari, questo perché i neroverdi potevano contare sull’apporto di elementi d’alto profilo come Domenico Berardi - uno dei soli quattro giocatori nei primi cinque campionati europei ad aver superato quota 10 gol e 10 assist in questa stagione -, ed a cui andare ad aggiungere altre giovani stelle italiane quali Gianluca Scamacca, Giacomo Raspadori e Davide Frattesi. Al netto della qualità dei neroverdi, in ogni caso, quella di domenica pomeriggio è stata una partita segnata da una concatenazione di episodi negativi, dove tutto ciò che poteva andare storto non si è risparmiato dal farlo.
Il primo colpo alle speranze del Venezia arriva nei primi 90 secondi di gioco, quando Giacomo Raspadori riesce ad eludere la marcatura di Michael Svoboda, trovandosi conseguentemente solo davanti alla porta di Romero, senza che l’estremo difensore arancioneroverde potesse fare molto per impedire il gol del vantaggio emiliano.
Circostanza questa oramai quasi definibile familiare per i lagunari, con il Venezia che è andato a subire un gol nei primi cinque minuti di gara per la quinta volta nelle ultime dieci partite. Una dinamica questa forse figlia di un blocco mentale che la squadra deve trovarsi a superare il prima possibile.
Al 17', il VAR assegna un rigore al Sassuolo dopo aver ravvisato un tocco di mano di Mattia Aramu sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto dai neroverdi. Sarà Domenico Berardi a presentarsi poi sul dischetto ed a trasformare il penalty nella rete del 0-2.
La reazione del Venezia però non tarda ad arrivare. Passa infatti solo un minuto quando gli uomini di Paolo Zanetti reclamano un rigore su Thomas Henry, con l’attaccante francese spinto da dietro proprio mentre si accingeva nello stacco per un colpo di testa a botta sicura. Le proteste veneziane vengono però disattese, con nessun rigore ad essere concesso ai padroni di casa. Pochi minuti dopo il Venezia arriva ancora ad un passo dal gol dell’1-2, questa volta con Luca Fiordilino, la cui rete viene annullata a causa di un fuorigioco di Mattia Aramu, con il numero 10 lagunare colto oltre la linea dei difensori sull’assistenza di Ridgeciano Haps.
La partita si chiude, di fatto, al 29’. È infatti proprio alla mezz’ora che Berardi e l’estremo difensore veneziano Sergio Romero si scontrano in area, inducendo l’arbitro Luca Pairetto ad assegnare un ulteriore calcio di rigore al Sassuolo. Questa volta a presentarsi sul dischetto è Scamacca, la cui conclusione centrale permette ad uno dei più recenti golden boy del calcio italiano di mettere a segno la rete del 3-0 neroverde.
Il Venezia però non molla, così al 34’ finalmente riesce a concretizzare la sua offensiva in una rete che porta ancora una volta la firma di Henry con una delle specialità della casa, il colpo di testa, questa volta però su assist del terzino destro Aleš Matějů, al suo esordio da titolare.
Nella ripresa, il Venezia ha profuso il massimo dello forzo per rientrare in partita, una ricerca del pareggio che si è declinata nei tentativi di Fiordilino e Sofian Kiyine da fuori area. Le speranze di salvare il risultato, tuttavia, si spengono al 71' sul terzo rigore fischiato dal direttore di gara in favore Sassuolo per il contatto Svoboda - Raspadori, con Berardi a presentarsi nuovamente dagli undici metri ed a mettere così a segno la sua doppietta personale.
Il Venezia tuttavia non demorde, perseguendo con carattere un forse in quel momento arduo pareggio, ed andando a conquistarsi così all’84’ minuto un penalty, il quarto del match, che però Mattia Aramu non riesce a trasformare, un errore, quello del fantasista mancino, che ha scritto la parola fine sul 1-4 finale in favore degli ospiti.
Sarà ora la Lazio, e nella fattispecie lo Stadio Olimpico, ad ospitare il Venezia nella Giornata 29 del campionato di Serie A 2021/2022, con i lagunari, ora al 18° posto in classifica, che nel posticipo di lunedì 14 marzo tenteranno di trovare una vittoria contro il prestigioso avversario che consenta loro di uscire dalla zona calda della classifica.
Venezia 1-4 Sassuolo
Marcatori: Raspadori 2’, Berardi 17’ (R), Scamacca 29’ (R), Henry 34’, Berardi 71’ (R)
Venezia(4-3-1-2): Romero, Matějů, Svoboda, Ceccaroni, Haps, Kiyine (Ampadu 64’), Vacca (Tessmann 75’), Fiordilino, Aramu (Sigurðsson 86’), Okereke (Nani 86’), Henry (Nsame 74’)
A disposizione: Mäenpää, Caldara, Modolo, Ullmann, Črnigoj
Allenatore: Paolo Zanetti
Sassuolo (4-2-3-1): Consigli, Müldür (Tressoldi 82’), Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos, Frattesi (Harroui 82’), Henrique, Berardi (Magnanelli 90’), Raspadori, Traorè (Ceide 90’), Scamacca (Defrel 72’)
A disposizione: Oddei, Ciervo, Peluso, Satalino, Pegolo, Paz
Allenatore: Alessio Dionisi