19 ottobre 2021
Con la pausa internazionale finita e i fari puntati di nuovo sulla Serie A, il Venezia ha ospitato una squadra di valore come la Fiorentina, guidata dall'attaccante Dušan Vlahović. I gigliati sono arrivati al match dall'alto di un buon piazzamento all'ottavo posto - avendo perso solo contro la Roma, i campioni d'Italia dell'Inter e il Napoli, leader del campionato - mentre il Venezia veniva da due risultati utili consecutivi contro Torino e Cagliari. Seppur i pronostici non fossero a favore degli arancioneroverdi, i ragazzi di Zanetti hanno sfoderato la loro migliore prestazione della stagione, conquistando 3 punti fondamentali.
L'undici di partenza del Venezia aveva due volti nuovi come quelli del portiere argentino Sergio Romero, a cui Zanetti ha immediatamente dato fiducia, ed del ventottenne terzino sinistro Ridgeciano Haps, arrivato dal Feyenoord l'ultimo giorno di mercato.
In uno stadio Penzo tutto esaurito, la Fiorentina ha dimostrato di essere una squadra in palla, ma Pietro Ceccaroni e Michael Svoboda non hanno mai dato spazio agli attacchi di Vlahović.
Il Venezia, nel frattempo, ha cercato di giocare coperto per ripartire in contropiede e poi colpire al 36° minuto con una azione da manuale partita dalla difesa.
Gianluca Busio, già eroe nella Giornata 7 col suo gol al 92° minuto a Cagliari, ha ricevuto un passaggio corto da Ethan Ampadu, individuando poi immediatamente Thomas Henry, lanciatosi in profondità; con la difesa della Fiorentina tagliata in due, Henry ha controllato agevolmente la palla con un tocco e l'ha messa a disposizione di Aramu che l'ha infilata facilmente in rete.
Il Venezia a quel punto ha giocato con più fiducia, anche se la Fiorentina continuava nel suo fitto possesso palla; eppure i padroni di casa davano comunque l'idea di avere il controllo del match. La squadra muoveva la palla con più precisione e rapidità rispetto agli avversari, ed ha potuto inoltre contare su una difesa forte e organizzata.
Nella ripresa, al 50° minuto, Dennis Johnsen è stato costretto a lasciare zoppicante il campo dopo un duro contrasto che lo ha colpito alla caviglia, ma David Okereke lo ha sostituito ottimamente affiancando Henry in attacco.
Tra il 56' e il 75', l'allenatore della Fiorentina Vincenzo Italiano ha fatto entrare in campo Lucas Torreira, Nicolás González e l'ex centrocampista del Venezia Youssef Maleh, ma al 77' l'ala Riccardo Sottil è stato espulso lasciando i suoi compagni di squadra in 10 uomini.
La Fiorentina ha alzato quindi la pressione nonostante fosse sotto di un uomo, con Vlahović che, con un delizioso tiro a giro, ha sfiorato il palo alla destra di Romero.
Mister Zanetti a quel punto ha inserito il difensore Mattia Caldara ed il centrocampista Daan Heymans al posto degli attaccanti Henry e Aramu, chiudendo definitivamente alla Fiorentina la possibilità di pareggiare.
Il Venezia conquista quindi la prima vittoria in Serie A allo stadio Penzo dal febbraio 2002, arrivata anch'essa a spese della Fiorentina grazie ai gol di Federico Magallanes e Pippo Maniero.
Con la seconda vittoria della Serie A, il Venezia sale al 15° posto in classifica. Sabato sera, al Mapei Stadium - Città del Tricolore, affronterà il Sassuolo al 14° posto.
Venezia 1-0 Fiorentina
Marcatori: Aramu 36’
Venezia(4-1-2-1-2): Romero, Ebuehi, Svoboda, Ceccaroni, Haps, Busio, Vacca (Črnigoj 66’), Ampadu, Aramu (Caldara 87’), Johnsen (Okereke 50’), Henry (Heymans 87’)
In panchina: Mäenpää, Molinaro, Mazzocchi, Tessmann, Forte, Sigurðsson, Kiyine, Peretz
Mister: Paolo Zanetti
Fiorentina (4-3-3): Terracciano, Odriozola (Benassi 46’), Milenković, Igor, Biraghi, Bonvaventura (Maleh 75’), Amrabat (Torreira 56’), Duncan (Pulgar 82’), Callejón (González 57’), Vlahović, Sottil
In panchina: Quarta, Saponara, Terzić, Venuti, Rosati, Nastasić, Munteanu
Mister: Vincenzo Italiano