A tu per tu con Lorenzo Busato

22 marzo 2023

Il difensore della Primavera Lorenzo Busato fa parte del Settore Giovanile arancioneroverde da ben nove anni e sente la maglia del Venezia come una seconda pelle. Il classe 2004 racconta così i suoi primi calci al pallone e la sua storia con questo club:

"Ho iniziato a giocare a calcio a quattro anni. Ricordo bene quando mio papà mi portava in piscina ma vedevo i miei fratelli giocare nel campetto vicino... non ho saputo resistere, ed ho voluto iniziare anche io a giocare a calcio. Ho iniziato a giocare a Maerne, poi a 10 anni sono passato nelle giovanili del Venezia, con cui ho fatto tutta la trafila fino ad arrivare alla Primavera ed alle convocazioni in Prima Squadra. In 9 anni nelle giovanili mi sono tolto diverse soddisfazioni, ma se devo pensare a degli episodi specifici mi viene in mente la prima annata con gli Under 15 nazionali. Quell'anno abbiamo fatto molto bene come squadra, ma anche a livello personale è stata una stagione importante.

In Primavera c'è un bel gruppo, fatto di tante culture diverse e questo lo considero un grande valore, perchè ci permette di vedere le cose da tante angolazioni differenti. E' una esperienza impegnativa ma molto stimolante, perchè ci aiuta ad entrare nel mondo dei "grandi" aiutandoti ad aprire la mente. Mi trovo molto bene con mister Soncin e tutto il suo staff, perchè sono grandi professionisti che curano ogni cosa fin nei minimi dettagli e mi rivedo molto in questo approccio al lavoro.
Da poco ho anche segnato il mio primo gol con la Primavera ed è stata una sensazione bellissima, anche perchè essendo difensore non mi capita spesso di fare gol. E' stato un momento che mi ha fatto capire che sto lavorando bene e che devo continuare su questa strada. E' stato poi un gol speciale per me, perchè ho voluto dedicarlo a mio papà, che è mancato l'anno scorso.

Indossare la maglia della mia città ha un sapore speciale ed è difficile descrivere l'emozione delle convocazioni con la Prima Squadra di quest'anno. Pensavo di avere difficoltà nell'inserirmi in uno spogliatoio di professionisti, ma devo dire che mi hanno accolto tutti alla grande ed è stato facile amalgamarsi a loro e creare un buon rapporto con tutti. Spero davvero di avere altre occasioni, è il sogno di ogni bambino che gioca a calcio."